One of these mornings
The chain is gonna break
But up until the day
I’m gonna take all I can take
Intrappolata.
Invischiata.
Incatenata.
Racconti a te stessa che questa è una tua scelta.
Racconti a te stessa di avere tu il potere.
Magari ti dai anche un tono.
Cerchi di essere forte, determinata, presente a te stessa.
Ma certi giochi, ragazza, non li vinci.
Non li vinci perché l’altro giocatore non sta affatto giocando. Sta barando. O forse sta seguendo regole radicalmente diverse dalle tue.
Ti illudi che restare sia una tua scelta, ma sei caduta in una rete più grande di te.
Ti illudi di poter ottenere ciò che brami, di poter vincere, o almeno di giocare ad armi pari.
E invece stai solo barattando tempo ed energie per due briciole secche e muffose.
E ti sembra di ottenere tanto, oh sì.
E ti dici ma sì, ti dici la vita è una.
E dall’altra parte del tavolo da gioco c’è qualcuno che non vuoi perdere, a cui non vuoi rinunciare.
E allora resti, ti umili senza accorgertene, scendi a compromessi, sacrifichi anche le tue carte migliori, all’occorrenza bluffi. Metti su la migliore delle tue poker faces, e lo fai pure con te stessa.
E mai, mai la tua mente è sfiorata dall’unico dubbio, dall’unica domanda che dovrebbe porsi…
Quali parti di te stai buttando via, per quelle briciole?
Cosa stai perdendo?
A cosa stai rinunciando?
E, quando finalmente la catena si spezzerà, piccola mia, ti troverai di nuovo con il cuore a pezzi, circondata dalle macerie polverose di ciò che un tempo non molto lontano era il tuo amor proprio, la tua mente brillante, il tuo spirito indomito… di ciò che un tempo eri tu.